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Salerno, sul torrente Fusandola Tommasetti chiede l’intervento di De Luca Attualità 

Salerno, sul torrente Fusandola Tommasetti chiede l’intervento di De Luca

“La deviazione del torrente Fusandola torna nuovamente al centro dell’attenzione. A presentare una interrogazione – scrive “Le Cronache”  – è il consigliere regionale della Lega Aurelio Tommasetti.

Chiama in causa il presidente Vincenzo De Luca, l’assessore con delega all’Ambiente Fulvio Bonavitacola e l’assessore delegato al Governo del Territorio ed Urbanistica Bruno Discepolo per capire quali decisioni la giunta regionale intende adottare a “salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione al rischio alluvione” per quanto riguarda le problematiche conseguenti alla realizzazione del Comparto Edilizio Cps1 di Salerno.

Una vicenda che inizia il 21 febbraio 2017 quando la professoressa Raffaella Di Leo, in qualità di Presidente pro tempore della sezione Salerno di “Italia Nostra” e l’avvocato Pierluigi Morena nella qualità di Presidente pro tempore del “Comitato No Crescent”, trasmettevano al Presidente della Regione Campania ed All’assessore all’Urbanistica ed Ambiente un “Atto di messa in mora e preavviso di danno”, evidenziando che mediante il rilascio di alcuni Permessi di Costruire da parte del Comune di Salerno, era in corso la realizzazione del “Comparto Edilizio Cps1” sull’arenile di Santa Teresa, prospiciente il centro storico di Salerno, che comprendeva circa 200 unità tra appartamenti, uffici e negozi.

«Le associazioni, con la medesima attività, evidenziavano la illegittimità delle opere edificatorie, in quanto le medesime venivano realizzate occupando “sostanzialmente” l’area del Demanio Idrico del Torrente Fusandola, ossia un torrente iscritto nell’elenco delle acque pubbliche della provincia di Salerno e specificamente vincolato con D.M. del 5.08.1957 – emanato a seguito della devastante alluvione che investì Salerno nel 1954, causando oltre cento morti ed ingentissimi danni – “dallo sbocco all’origine”, oltre ulteriore e stringente regime vincolistico – si legge nell’interrogazione del consigliere Tommasetti – Come si apprende da tale nota, l’alveo dell’asta torrentizia non è mai stata svincolata dal competente Demanio Regionale, né dalle autorità competenti alla relativa tutela“.

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